Progetti / 2020
Resilienza: trasformiamo il presente in opportunità
Progetto sostenuto per il 70% dalla Regione VenetoIl progetto”Resilienza: trasformiamo il presente in opportunità” nasce sulla base della mission ventennale dell’AssociazioneKaribuni: dare un supporto scolastico concreto ai bambini stranieri inseriti nella scuola primaria e secondaria inferiore. La situazione venutasi a creare a causa del COVID 19 nella prima metà dell’anno (in particolare il lockdown) ha penalizzato, tra gli altri, una fascia di popolazione che già vive in situazione di svantaggio, quella dei minori figli dei migranti che lavorano nel polo conciario di Arzignano. I lunghi mesi di isolamento socialehanno portato alla luce le carenze tecnologiche e la mancanza di spazi adeguati per lo studio a causa della coabitazione di più persone in un ambito ristretto. Molti minori non hanno potuto partecipare alla didattica on-line a causa dell’assenza degli adeguati strumenti tecnologici, della difficoltà nell’utilizzo di questi ultimi anche da parte dei genitori e della necessaria condivisione con più membri della famiglia, anch’essi in età scolare. A questo si aggiungono la mancanza di legami famigliari, affettivi e sociali stabili di sostegno e l’esclusione dalle reti di informazione. Tra marzo e giugno 2020 l’Associazione ha costituito un ponte fra l’istituzione scolastica e le famiglie straniere, venendo a conoscenza di molteplici situazioni di estrema vulnerabilità. L’ impossibilità di avere contatti sociali e scolastici con la lingua e la cultura italiana ha portato ad un’evidente regressione nel già difficile, per quanto in corso, processo di educazione e integrazione. Per questi motivi l’Associazione propone un progetto che aiuti a superare le paure e le difficoltà accumulate in questi mesi. L’intento è di porre l’accento sia sull’aspetto didattico-educativo sia su quello emotivo-psicologico. L’obiettivo è quello di prevenire la cronicizzazione del disagio e contribuire a normalizzare i vissuti di adulti e minori come principio alla base della psicologia dell’emergenza.
La prima fase prevede una serie di incontri con le famiglie in stato di fragilità e la creazione di una rete tra istituzioni ed enti interessati, per individuare i bisogni emergenti nel contesto specifico della situazione COVID 19. L’obiettivo prefissato per questa fase è la presa in carico di minori e famiglie in stato di vulnerabilità.
La fase successiva è quella della formazione resiliente, con workshop dedicati agli adulti e laboratori dedicati ai minori. I primi hanno come finalità:-descrivere un quadro introduttivo rispetto al concetto di emergenza e al ruolo del sistema Protezione Civile;-fornire strumenti comunicativi e relazionali per la gestione del vissuto proprio dell’adulto e dei minori sensibili all’evento catastrofico;-riconoscere nelbambino e nel ragazzo il disagio latente;-promuovere l’agire comprensivo e rassicurante dell’adulto per divenire punto di riferimento. I volontari verranno formati per svolgere un servizio competente, preparato e adeguato alla situazione, auspicabilmente, post-covid. I secondi prevedono giochi psico-educativi e psico-corporei e saranno finalizzati all’emersione e alla gestione delle emozioni, delle conoscenze e delle rappresentazioni da parte dei minori rispetto all’esperienza vissuta attraverso la stimolazione della resilienza e della comunicazione del disagio. Si intende usare l’approccio resiliente per aiutare la scoperta, la presa di consapevolezza e lo sviluppo delle risorse personali per uscire dall’emergenza ed, eventualmente, affrontarne di nuove.Tutti gli incontri sono stati pensati nel rispetto delle attuali norme di sicurezza (misurazione febbre, uso dei dispositivi di protezione e igienizzazione, distanziamento sociale). L’Associazione si riserva di aggiornare tali buone pratiche secondo eventuali, future diverse disposizioni ministeriali.Per superare il gap educativo accumulato, il progetto prevede, per i minori,percorsi mirati e lezioni frontali per recuperare le abilità e le competenze linguistiche di L2, di letto-scrittura, di logica-matematica perse o venute a mancare durante i mesi di forzata assenza scolastica. I bambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria inferiore, verranno divisi in base alla classe di appartenenza e in piccoli gruppi, nel pieno rispetto delle modalità concesse dal distanziamento sociale. Ogni gruppo sarà supervisionato da educatori e volontari. La struttura ospitante (l’oratorio della parrocchia di Ognissanti), dispone di locali interni dalle ampie cubature, grandi finestre per il ricambio d’aria e ingressi separati dalle uscite. Tutti gli ambienti verranno dotati di adeguata cartellonistica e adattati alle normative di sicurezza attuali e future. Attraverso il progetto l’Associazione si doterà di termometri per la misurazione della temperatura corporea, dispositivi di protezione personale e gel igienizzanti, inoltre quotidianamente fornirà una merenda a tutti gli utenti.Per sostenere anche concretamente le famiglie, il progetto prevede un kit antiCOVID con dispositivi di protezione individuale (termometro, mascherina e gel igienizzante) e un kit di materiale scolastico per offrire gli strumenti necessari per poter affrontare l’anno scolastico con dignità e pari opportunità evitando lo scambio e il prestito di oggetti personali, diminuendo così il rischio di contagio. Ogni kit sarà differenziato nel materiale seguendo la classe di appartenenza del minore (indicativamente: quaderni, penne, matite, gomme, colle, temperini, righelli, pastelli e cancelleria varia). Un ulteriore sostegno concreto sarà il buono per l’acquisto di sussidi scolastici rivolto alle famiglie che devono sostenere i figli nell’oneroso passaggio dalla scuola primaria alla secondaria inferiore. La scelta di consegnare un voucher (da riscattare presso la cartoleria convenzionata) anziché denaro contante è stata fatta per garantire l’investimento esclusivo del buono in testi scolastici.L’Associazione intende dotarsi anche dei mezzi necessari (3 laptop) da mettere a disposizione degli utenti ed eventualmente permettere al personale e ai volontari di continuare l’attività di supporto anche a distanza.
Dalle difficoltà emerse riguardanti l’uso della tecnologia, è stata prevista una serie di lezioni rivolte ai genitori, al personale volontario e non dell’Associazione, per acquisire le conoscenze tecnico- informatiche adeguate per affrontare la didattica a distanza, particolare attenzione verrà posta sull’uso delle piattaforme maggiormente utilizzate dagli istituti scolastici.
Il progetto prevede la promozione del volontariato attraverso incontri con i giovani presso gli istituti scolastici superiori del distretto zonale per portarli a conoscenza delle esperienze di volontariato fatte presso l’Associazione Karibuni e offrendo loro la possibilità di mettersi alla prova attraverso l’alternanza scuola-lavoro e l’assegnazione di crediti formativi. Lo scopo è quello di affezionare i giovani al servizio rendendoli protagonisti e creando relazioni significative con l’altro.Durante l’anno l’Associazione organizza momenti di incontro con la comunità per sensibilizzare i cittadini e renderli responsabili del benessere collettivo. In relazione al progetto sono previsti diversi momenti di condivisione (serate a teatro, incontri interreligiosi e associazione aperta).Risultati attesi:Lo sviluppo di una rete di collaborazione tra più entiFamiglie consapevoli e in grado di gestire emergenze emotive e tecnologiche.Volontari formati per affrontare il disagio educativo ed emotivo dei piccoli utentiBambini e ragazzi che riescono a ricostruire il proprio percorso di vita e riprendere il proprio percorso scolastico.Far sì che i giovani si sentano protagonisti del territorio e soggetti attivi.